• Dicembre

    7

    2022
Pavimentazioni studi dentistici

Pavimentazioni studi dentistici

Quando ci troviamo alle prese con la realizzazione o semplicemente la ristrutturazione di un ambulatorio, sappiamo bene che le scelte progettuali sono sempre orientate verso soluzioni funzionali e tecnologicamente avanzate con particolare riguardo all’estetica. Scegliere una pavimentazione non adeguata all’ambiente infatti, potrebbe comportare una serie di problemi relativi alla gestione e alla pulizia, quindi in tal senso, è bene considerare attentamente cosa offre il mercato e valutare tutte le caratteristiche.

All’interno degli ambulatori vengono utilizzate quasi tutte le principali tipologie di pavimenti, da quelli in ceramica a quelli in resina, dai laminati ai resilienti.

La scelta dipende del pavimento da una serie di fattori, non sempre di carattere esclusivamente economico.

Prima di procedere è opportuno essere a conoscenza delle caratteristiche tecniche dei materiali che possono essere così suddivise:

-Strutturali, riguardano la composizione del materiale;

-Meccaniche massive, indicano la resistenza ai carichi;

-Meccaniche superficiali, indicano la resistenza all’usura;

-Termo-igrometriche, indicano la resistenza agli sbalzi temici;

-Chimiche, indicano la resistenza alle macchie e ai prodotti di uso domestico;

-Assorbimento acustico;

-Di sicurezza, indicano la resistenza allo scivolamento e, in genere, ai rischi infortunistici;

-Di gestione, indicano le modalità di pulizia e di manutenzione.

Le caratteristiche estetiche riguardano:

-Il formato che identifica la dimensione del materiale che si intende applicare. La decisione non può prescindere dalla dimensione dei locali e per avere un’idea del progetto finito è utile sviluppare una tavola con riprodotto il materiale che si intende utilizzare nella corretta scala;

-Il colore per il quale vi è un’offerta di mercato tale da soddisfare le esigenze cromatiche anche più ricercate e bizzarre.

I pavimenti in ceramica

Di solito sono utilizzati per le zone di intenso traffico quali ingresso e accoglienza. Si preferiscono prodotti che non trattengano lo sporco grazie all’esecuzione di fughe di dimensioni ridotte, trattate con opportuni materiali non assorbenti.

Molto utilizzato è il gres porcellanato; si tratta di piastrelle oggetto di particolari trattamenti antibatterici: il più diffuso prevede che vi si applichino particelle micrometriche di biossido di titanio a temperatura elevata. Queste in presenza di luce trasformano le sostanze inquinanti, quali monossido e biossido d’azoto, in ioni di nitrato e sali ecocompatibili tramite la produzione di ossigeno attivo. I sali una volta depositati possono essere rimossi con la semplice pratica di pulizia quotidiana.

I pavimenti resilienti

In questa categoria ritroviamo i pavimenti in PVC (polivinilcloruro), linoleum e gomma. Il PVC, in particolare, offre una scelta di design straordinaria: dai colori brillanti alle riproduzioni dei materiali naturali come il legno e la pietra ma anche colori in tinta unita, cangianti, variegati o sfumati, disegni di ogni forma.

Queste pavimentazioni sono utilizzate negli ospedali e nelle case di cura in virtù di alcune loro caratteristiche quali la fono assorbenza e l’isolamento termico, vantaggi non trascurabili anche per gli ambulatori. Essendo un pavimento “morbido” può attutire i danni dell’accidentale caduta di uno strumentario.

I pavimenti in laminato

Possedendo anch’essi una notevole resistenza all’usura, risultano idonei per i luoghi collettivi.

Hanno proprietà ignifughe e idrorepellenti e sono di facile pulizia e manutenzione e si presentano in doghe singole. Inoltre sono dotati di una pellicola opportunamente trattata, funge da protezione e le rende maggiormente resistenti all’abrasione, allo strofinamento e al calpestio.

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